Che Torino sia la “capitale italiana del cioccolato” è noto a tutti, ma che proprio nel capoluogo piemontese sia stato inventato l’Uovo di Pasqua lo sapevate? Il simbolo moderno delle festività pasquali, che piace tanto a grandi e piccini, ha origini sabaude.

I primi esperimenti nella creazione dell’uovo di cioccolato si fanno risalire a Luigi XIV che li aveva fatti creare per la corte francese dove però non avevano riscosso molto successo. A Torino nel 1725 fu la signora Giambone, titolare di una bottega, ad avere per prima l’idea di riempire i gusci vuoti delle uova di gallina con cioccolato fuso. Al contrario di quanto avvenne in Francia, a Torino la proposta fu accolta con maggiore entusiasmo. Si dovrà però aspettare l’inizio del ‘900 quando Casa Sartorio brevetta un sistema per modellare le forme vuote: la pasta di cioccolato viene inserita all’interno di stampi a cerniera chiusi e posti in una macchina che, con veloci movimenti, distendono la pasta su tutta la superficie interna in modo uniforme. Una volta raffreddate il gioco è fatto, le forme sono pronte per essere assemblate e poi colorate, decorate e personalizzate.

L’ingegno torinese non si è fermato alla sola forma! Infatti, pochi anni dopo, nel 1925, venne introdotta all’interno dell’uovo di cioccolato l’ormai tradizionale “sorpresa“. Forse è stato proprio il successo dell’uovo di Pasqua a dare origine a uno dei dolci più amati dai bambini italiani, il celebre Kinder Sorpresa, l’ovetto della Ferrero nato proprio in Piemonte nel 1974. Si narra che Michele Ferrero – figlio di Pietro fondatore del colosso di Alba – visto il grande entusiasmo dei bambini nei confronti di queste uova pasquali abbia detto ai suoi collaboratori di voler dare ai più piccoli la “Pasqua ogni giorno”. Nacquero così quelli che oggi sono diventati gli ovetti più famosi del mondo. Ora, come ogni anno, non vi resta che domandarvi: meglio regalare l’uovo fondente o al latte?