La Valle dei Templi, i mandorli in fiore, “la più bella città dei mortali” come la definì Pindaro. La Capitale italiana della Cultura 2025 è Agrigento. La città è stata proclamata durante una cerimonia che si è tenuta a Roma al Ministero della Cultura. Durante la cerimonia è intervenuto anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, dichiarando che “l’Italia è un super-potenza culturale, in questo la storia ci ha baciato, dandoci un unicum di diverse civiltà che si sono sedimentate sul nostro territorio”.

Il ministro ha annunciato, accanto alla Capitale della Cultura e alla Capitale del Libro, l’istituzione dal prossimo anno di una Capitale dell’Arte Contemporanea. Il governatore della Sicilia Renato Schifani assicura che la Regione darà il proprio supporto perché Agrigento “possa cogliere per intero tutte le opportunità di crescita offerte da questo prestigioso ruolo. Un titolo che la città merita non soltanto per la sua storia, i suoi monumenti, per gli autori che sono patrimonio di tutto il Paese e dell’Europa intera“.

Tra i siti archeologici più grandi del mondo, la Valle dei Templi di Agrigento è adagiata sul crinale roccioso che delimita a sud l’altopiano su cui sorgeva l’antica Akragas. Dichiarato Patrimonio UNESCO, è una delle più grandi e meravigliose testimonianze del mondo antico che si trovano sul territorio italiano.

Istituita nel 2014, il titolo di Capitale italiana della cultura viene conferito annualmente a una città dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro della cultura. Ad oggi, hanno ricevuto il riconoscimento: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015); Mantova (2016); Pistoia (2017); Palermo (2018); Parma (2020-21); Procida (2022); Bergamo-Brescia (2023); Pesaro (2024). Al bando per la Capitale italiana della Cultura 2025 potevano candidarsi i Comuni, le Città metropolitane e le Unioni di Comuni che non avessero partecipato alle procedure di selezione per il conferimento del titolo per gli anni 2021 e 2024. Le città candidate per l’edizione 2025 erano Agrigento, Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto.