Italia al primo posto del turismo lento per molti mercati!
Un’indagine Enit realizzata da Touring Club e Ipsos indaga il mondo del turismo escursionistico per definirne la nomenclatura, i percorsi e gli obiettivi. Si tratta di un turismo che predilige l’andamento slow e i cammini in percorsi naturalistici.
Per la prima volta uno studio indaga e definisce il concetto di viaggio escursionistico andando a mappare i percorsi dei cammini a piedi italiani.
Comprende viaggi totalmente autorganizzati, acquistati attraverso TO/adv specializzati o associazioni e agenzie territoriali. Sono compresi anche i viaggi che prevedono una serie di servizi dedicati all’escursionista (trasporto a destinazione dei bagagli o transfer ai luoghi di partenza dell’itinerario).
Il viaggio è organizzato per tappe che portano i turisti a cambiare struttura e località di pernottamento sia in forma lineare sia circolare.
Sono stati mappati 100 cammini, per una lunghezza complessiva di circa 30mila km: 79 hanno un sito web ufficiale ma 16 sono stati esclusi dall’analisi sui contenuti perché non turistici (siti di progetti europei) o ancora in costruzione.
I siti web analizzati sono stati 63 di cui: il 75% dei siti riporta i servizi disponibili lungo il percorso (ricettività, ristorazione, servizi al camminatore) o convenzionati per chi ha le credenziali. Il 54% dei cammini offre una fruizione sia a piedi sia in bici.
Il social media più diffuso per promuovere i cammini è Facebook, seguito da Instagram e YouTube; il 49% dei siti è multilingua (inglese la lingua più presente).
Il 34% dei siti ufficiali dà la possibilità di acquistare pacchetti o escursioni guidate, mentre il 25% dei siti fornisce il servizio di alert per segnalare deviazioni o inagibilità dei cammini.
L’indagine demoscopica è stata condotta tra il 15 agosto e il 15 settembre 2023 su campioni rappresentativi della popolazione italiana (1.000 casi), francese, inglese e tedesca (500 casi per Paese) con metodo CAWI.
“Il turismo escursionistico è un pilastro essenziale nel panorama turistico e l’indagine condotta riveste un ruolo cruciale per il comparto. Queste ricerche ci consentono di comprendere meglio le preferenze e le aspettative dei viaggiatori, contribuendo così a progettare esperienze di viaggio più soddisfacenti. Inoltre, ci aiutano a preservare l’ambiente naturale, promuovere le destinazioni escursionistiche e sostenere le economie locali” – dichiara infine il direttore del centro studi Touring Club Massimiliano Vavassori.