Dove andare in Italia a festeggiare Halloween 2023?

Tra magia, esoterismo, misteri e leggende sono davvero molte le mete per immergersi nell’atmosfera della notte più paurosa dell’anno… pronti a tremare di paura la notte di Halloween?

 

La celebre filastrocca recitata dai bambini che si presentano alla porta nella notte di Ognissanti, vestiti da vampiri e streghe gridando “dolcetto o scherzetto?” fa sorridere i più grandi. Ma parafrasando la filastrocca potremmo pensare a una allettante alternativa “dolcetto o viaggetto“, anche perché quest’anno la cade di mercoledì, e sarà possibile organizzare un tour in Italia attraverso luoghi pieni di mistero!

Credits: Foto di freestocks su Unsplash

 

Uno dei luoghi più spaventosi al mondo è sicuramente il Parco dei Mostri a Bomarzo. Situato vicino a Viterbo questo parco è considerato in realtà un bosco sacro abitato da gigantesche sculture scolpite nella roccia magmatica. Una leggenda racconta che tra questi luoghi si aggiri anche il fantasma del suo ideatore – il principe Vicino Orsini – che volle costruire il parco pauroso nel 1552. Ci sono draghi, elefanti, divinità antiche, e la famosa casa pendente. Ma la scultura più celebre è sicuramente quella dell’Orco, considerato da molti la “porta degli inferi“.

A Borgo a Mozzano – vicino Lucca – sorge una struttura dall’aspetto medievale. Si tratta del Ponte della Maddalena, con la sua arcata centrale molto alta, meglio conosciuto come “ponte del Diavolo“. Il nome sicuramente singolare deriva da un’antica leggenda popolare, che sembra trovare conferma nell’aspetto scombinato della struttura. Si narra che il muratore incaricato di costruire il ponte – resosi conto di non riuscire a rispettare i tempi di consegna – si sia rivolto al Maligno, chiedendogli che lo aiutasse a finire il lavoro. Il Diavolo accettò, ma in cambio chiede l’anima del primo passante che lo avesse attraversato. Il muratore chiede consiglio a un religioso che gli suggerì di far attraversare il ponte a un maiale. Così fece e il Maligno scomparve nell’acqua!

 

Credits: Foto di Paige Cody su Unsplash

 

Un altro set per film horror è Villa Clara o Malvasia, in provincia di Bologna. Si narra che vi siano anime di bambini paranormali che vagano per le stanze disabitate. Considerata una casa maledetta, viene accuratamente evitata anche dagli abitanti del luogo. Molti raccontano che – tra le  mura dell’edificio – una bambina sia stata murata viva dal padre. Il fantasma della piccola è stato udito più volte piangere e chiedere aiuto. Niente di tutto questo è mai stato provato, ma spesso vengono segnalate manifestazioni ectoplasmatiche da quelle parti.

Capita a volte che anche i luoghi religiosi siano fonte di spavento, e la Cripta dei Cappuccini a Roma ne è la prova. Situata nei sotterranei della Chiesa di Santa Maria Immacolata è uno spaventoso cimitero dove sono custodite le ossa di oltre 4000 frati cappuccini. Un percorso fatto di teschi, denti, femori e altre parti del corpo si snoda attraverso cinque piccole cappelle, dove si trovano anche i corpi mummificati di molti frati. La frase che campeggia all’ingresso e accoglie i visitatori è emblematica “quel che noi eravamo voi siete, e quello che noi siamo voi sarete”.

 

Credits: Foto di Charlie Wollborg su Unsplash

 

Consonno, in provincia di Lecco, è un paese fantasma. Inizialmente destinata ad essere la “Las Vegas della Brianza” la cittadina è oggi un luogo completamente abbandonato. Restano solo la chiesetta, con la casa del cappellano e il cimitero. Il progetto iniziale fu definitivamente abbandonato nel 1976, quando una tremenda frana isolò Consonno dal resto del mondo. Il luogo è davvero macabro, vi si accede percorrendo una strada in salita attraverso un bosco e ad accoglierci troviamo un silenzio irreale. L’atmosfera è da brividi, tra strane costruzioni, vegetazione, archi arrugginiti e decadenti.

Gli istituti psichiatrici sono spesso il set di molti film horror, e l’ex manicomio pediatrico Aguscello non fa eccezione. Situata in una piccola frazione in provincia di Ferrara, la struttura è uno dei luoghi più infestati d’Italia. Originariamente centro per malati di tubercolosi, divenne nel 1940 una casa psichiatrica per adolescenti. Sul motivo per cui la struttura venne abbandonata vi sono molte credenze: alcuni pensano che un incendio abbia ucciso i bambini; altri sono convinti che la verità sia racchiusa nella pazzia di un 12enne, che dopo aver ucciso molti coetanei si uccise gettandosi da una finestra.