Ci sono destinazioni capaci di suscitare meraviglia per il valore che trasmettono in termini di creatività, emozione e stimolazione dei sensi. Nessuna visita virtuale potrà mai sostituirsi a una reale, ma le sensazioni di certe esperienze reali possono essere elevate a potenza da contenuti digitali innovativi: le esperienze immersive progettate per essere “site specific” creano i presupposti per rendere imperdibile una tappa di un viaggio!

È quanto succede con Casa Batlló a Barcellona, dove i luoghi più celebri dell’architetto Antoni Gaudí sono riconosciuti Patrimoni dell’Umanità UNESCO.

L’istituzione indipendente che assegna i Museums+Heritage Awards – composta da professionisti del settore museale e studiosi specializzati in destinazioni culturali – ha premiato Casa Batlló come la Migliore Mostra Internazionale dell’Anno 2022. Tra i motivi del prestigioso riconoscimento c’è l’utilizzo della tecnologia che riesce a stabilire una narrazione a più livelli.

Con un approccio che sicuramente avrebbe apprezzato lo stesso Gaudí, Casa Batlló si conferma una delle maggiori attrazioni di Barcellona e una delle più originali espressioni della genialità catalana.

Il nuovo approccio immersivo combina l’incanto delle forme e dei colori con la dimensione sensoriale che è stata accentuata dallo scrupoloso restauro architettonico con il quale sono state preservate le caratteristiche dell’edificio affacciato al Passeig de Gràcia.

Gli effetti speciali all’interno del capolavoro modernista sorprendono già dai piani più umili: nello spazio destinato al carbone, il regista Miguel Alonso ha creato il Gaudí Dôme, un luogo che permette di immergersi nella visionarietà del genio e nel legame con le forme della natura che Gaudí ha dimostrato in ogni sua creazione.

Ne emerge uno spettacolo fatto di espressioni audiovisive che si trasformano in un’esperienza sensoriale straordinaria, resa possibile da un audio surround a 21 canali che riproduce i suoni dell’ambiente abbinati alle immagini create da 38 proiettori a effetto volumetrico.

Gli stimoli continuano quando si accede ai piani superiori superando le pareti in metallo fluido progettate dall’architetto giapponese Kengo Kuma e illuminate da Mario Nanni.

Al livello superiore, ci aspetta l’opera dell’artista Refik Anadol. Il Cubo di Gaudí è un viaggio nella mente del genio, fatto di milioni di dati, foto, video, planimetrie, script, modelli 3D e manoscritti originali che interpretano le forme e le strutture della natura. Questa installazione ci permette di scoprire la storia dei progetti attraverso il più grande archivio digitale esistente sugli studi di Gaudí.

Oggi, grazie all’intelligenza artificiale e alla realtà aumentata, l’esperienza visiva, uditiva, tattile e perfino olfattiva è elevata a nuovi livelli. Il coinvolgimento percettivo next generation è fatto di proiezioni immersive, suono binaurale e diffusori olfattivi attivati da sensori di movimento. Il percorso di visita è stato ampliato di 2000 m2.

Il recente restauro degli esterni ha restituito all’edificio l’effetto che doveva avere quando stupì gli abitanti di Barcellona all’indomani della sua inaugurazione.

Il recupero è stato affidato a professionisti che hanno ricondizionato la facciata nel rispetto della pietra, del ferro, delle ceramiche, dei vetri e del legno. All’interno, i maestri restauratori hanno recuperato gli stucchi originali del piano nobile, riprodotto le boiserie e rinnovato le lampade e gli altri elementi decorativi utilizzando diverse tecniche di conservazione.