Un edificio-museo che racconta la drammaticità della Seconda guerra mondiale e della deportazione degli ebrei: è così che può essere descritta la Casa di Anna Frank che si trova nella zona centrale di Amsterdam, nel quartiere Jordaan, al numero 263-267 di Prinsengracht, a dieci minuti a piedi da piazza Dam.

Si tratta di un edificio dal grande valore storico, luogo fondamentale per descrivere gli orrori della Seconda guerra mondiale e della persecuzione degli ebrei. Tra le sue stanze, infatti, è possibile rivivere la drammaticità di quei momenti attraverso gli oggetti originali del celebre diario di Anna Frank.

L’edificio al 263-267 di Prinsengracht ospita la ditta di Otto Frank, il padre di Anna, che qui, consigliato da un suo collaboratore, crea un nascondiglio segreto, protetto da un ingresso celato da una libreria girevole, dove potersi rifugiare.

La famiglia Frank si nasconde nell’alloggio nel luglio del 1942, aiutata dalla segretaria di Otto, da suo marito e da alcuni collaboratori della ditta. Poco dopo nell’alloggio si trasferiscono anche la famiglia Van Pels e il dentista amico di famiglia Fritz Pfeffer. È qui che Anna Frank scrive il suo diario regalatole per i suoi 13 anni, dove raccoglie, in alcuni quaderni, le sue frasi preferite e scrive storie da lei inventate.

Le famiglie rimangono nell’alloggio segreto per due anni, fin quando nell’agosto del 1944 i tedeschi non scoprono il rifugio per una soffiata. Vengono così separate e ogni membro portato in un diverso campo di concentramento. Di tutti gli inquilini dell’alloggio segreto, solo Otto Frank sopravvive.

La casa museo è stata aperta nel 1960 con la collaborazione di Otto Frank, padre di Anna e unico sopravvissuto della famiglia allo sterminio dei campi di concentramento, che ha anche pubblicato il diario della figlia per renderlo una testimonianza immortale di quel periodo. Nel corso degli anni la casa è stata ristrutturata per essere arricchita con testimonianze della guerra ed è stata visitata da milioni di persone.

Oggi nella casa si possono vedere documenti, fotografie e filmati dell’epoca che raccontano il contesto storico, così come la vita nell’alloggio.

La parte più importante del museo di Anna Frank è sicuramente il nascondiglio segreto, dove si trovano ancora le diverse stanze che ospitavano le famiglie e molti degli oggetti appartenuti ad Anna. Le stanze oggi sono vuote, ma si possono ancora vedere le foto appese al muro della camera di Anna, delle sue attrici preferite e anche il suo primo diario, protetto da una vetrata.

Nel museo, inoltre, un’area multimediale ospita spesso mostre temporanee, incentrate sul tema della guerra, del razzismo e dei diritti umani.

Per vedere la casa museo ci vuole circa un’ora, ma per avere un punto di vista completo sulla vita di Anna Frank il consiglio è quello di visitare la sua casa partecipando anche al programma introduttivo, durante il quale una guida del museo racconta la storia di Anna Frank, inserendola nel contesto della Seconda guerra mondiale e preparando i visitatori a comprendere meglio tutto quello che vedranno nel museo.

Per chi non vuole usufruire della guida iniziale o preferisce una guida in lingua italiana, il museo mette a disposizione anche audioguide gratuite che spiegano il contesto della guerra, i nascondigli segreti e tutti gli oggetti raccolti nel museo.

Per organizzare la vostra visita date un’occhiata al sito della Casa di Anna Frank.